Ma il Bitcoin è legale?

Essendo il bitcoin una moneta virtuale ma di valore reale è ovviamente in grado di generare reddito! Viene quindi spontaneo chiedersi la posizione dello stato rispetto al possesso ed all'utilizzo di questi.

È bene specificare che ad oggi esistono più 500 diverse cryptovalute!
Il Bitcoin, nello specifico, ha il vantaggio di essere una delle più quotate ed di essere stata la prima in assoluto.

La posizione dei Paesi rispetto alle cryptovalute varia di Paese in Paese, oltre che in base all'attività svolta dal possessore, non essendoci ancora norme di diritto internazione atte a regolamentare il fenomeno.

Come già detto, a differenza delle classiche monete, il Bitcoin non viene emesso o regolamentato. Vengono infatti "generati" attraverso un processo noto come mining.

Essendo quindi virtuale e non regolamentata questa criptovaluta offre un modo conveniente per effettuare operazioni, anche internazionali, senza costi di cambio ed in modo totalmente anonimo.

Ogni utente può possedere più wallet ed ogni wallet, inoltre, è in grado di generare infiniti indirizzi quindi può diventare impossibile, anche rilsando l'intera catena, conoscere la quantità di bitcoin posseduta da uno specifico utente.
Esistono inoltre dei servizi di "laundry", ovvero di "lavanderia", per far perdere ancora di più le proprie traccie.

Questo lo rende molto "appetitoso" per chi ha intenzione di fare affari poco leciti! 
Il fatto che il Bitcoin possa essere utilizzato in forma anonima per effettuare transazioni di qualunque calibro, ovunque e in qualsiasi momento in tutto il mondo, lo rende infatti il mezzo perfetto per malviventi e/o spacciatori in quanto può essere ovviamente utilizzato per comprare e/o vendere merci e servizi illegali come la droga, le armi o addirittura assoldare sicari!

Ovviamente si possono anche comprare beni e servizi di natura legale! :)
Cominciano infatti ad esserci nel mondo negozi che accettano questo tipo di valuta!

La maggior parte dei paesi non si è ancora espresso chiaramente riguardo la legalità dei bitcoin "acconsentendo tacitamente" al loro utilizzo.

Ok! Ma in Italia?

Anche se l’Unione europea (UE) ha seguito con interesse gli sviluppi delle criptovalute in questi anni, non ha ancora preso alcuna decisione ufficiale sulla loro legalità, accettazione o regolamentazione! In assenza di una guida centrale, i singoli paesi dell’UE hanno sviluppato delle proprie posizioni sul Bitcoin. In Finlandia, il Consiglio Centrale delle Imposte (CBT) ha dato al Bitcoin un’esenzione fiscale sul valore aggiunto classificandolo come servizio finanziario. Quindi, esso viene trattato come una merce in Finlandia e non come una moneta! Il Servizio Pubblico Federale delle Finanze del Belgio ha stabilito che la criptovaluta è esente dall’imposta sul valore aggiunto (IVA). A Cipro, il Bitcoin non viene controllato o regolato, ma non è illegale. Nel Regno Unito, il Financial Conduct Authority (FCA) non solo ha una posizione pro-Bitcoin, ma desidera che il contesto normativo sia favorevole alla moneta digitale. L’Agenzia delle Entrate della Bulgaria ha recentemente introdotto la criptovaluta sotto le sue leggi fiscali vigenti. La Germania ha una netta apertura verso il Bitcoin: la moneta digitale viene infatti considerata legale…..ma tassata in modo diverso a seconda di chi la usa e a che scopo.

Resto del Mondo

Paesi dove il Bitcoin è legale:

Stati Uniti

Negli U.S.A. è stato adottato un approccio tendenzialmente positivo verso il BTC.
Nel paese sono però presenti delle speciali agenzie governative atte a prevenire ed a ridurre l’uso del Bitcoin per operazioni illegali.
Il Dipartimento del Tesoro ha deciso di non considerarlo una moneta, ma un "servizio monetario a fini commerciali".

Canada

Come gli U.S.A. il Canada ha adottato un atteggiamento positivo verso il BTC, garantendo al contempo che la criptovaluta non venga utilizzata per il riciclaggio di denaro.
Il CRA (Canada Revenue Agency) ha infatti deciso di trattare la moneta come una “merce”.

Ciò significa che le transazioni in Bitcoin vengono considerate come operazioni di baratto dove il reddito generato rappresenta a tutti gli effetti reddito d’impresa.
La tassazione dipende da molti fattori, ma soprattutto se l’individuo in questione lo utilizza a fini commerciali o se è solo interessato a investire in una criptovaluta (forex trading).
La legislazione canadese è molto severa su questo argomento: gli scambi in Bitcoin devono essere registrati al Financial Transactions and Reports Analysis Centre (FINTRAC), che avrà il compito di segnalare eventuali operazioni sospette e vedere se esse rispettano i piani di conformità.
Inoltre, il governo canadese ha incaricato la Commissione Bancaria del Senato di redigere linee guida per il legislatore sulle valute virtuali entro e non olte Luglio 2015.

Australia

L’Australia permette agli enti commerciali di acquistare bitcoin.
La ATO (Australian Taxation Office) ha deciso che la tassazione sulle transazioni in Bitcoin varino a seconda dell’uso che l’utente ne farà.

Paesi dove il Bitcoin è Illegale:

Islanda

Dopo la crisi economica del 2008, che portò addirritura al default, l'Islanda ha cominciato ad esercitare severissimi controlli sul capitale con lo scopo di proteggere il deflusso di valuta islandese dal Paese. Per questo motivo, ad oggi, il trading con il Bitcoin e con altre criptovalute è vietato.

Vietnam

Fin dall’inizio, il governo del Vietnam e la sua Banca Centrale hanno sostenuto che il Bitcoin non è un metodo di pagamento legittimo! Anche se con qualche polemica, il Vietnam ha reso illegale la moneta digitale perché l’associa inesorabilmente ad attività criminali molto diffuse nel paese, come il riciclaggio di denaro.

Bolivia

El Banco Central de Bolivia ha vietato non solo l’uso del Bitcoin, ma anche di tutte le altre criptovalute.

Kyrgyzstan

Al momento, il Bitcoin e il Litecoin (la seconda maggiore criptovaluta) vengono considerate forme di pagamento illegali nel paese.

Ecuador

Il Bitcoin e le altre valute digitali sono vietate in Ecuador con un voto a maggioranza nell’assemblea nazionale. Tuttavia, lo stato sudamericano ha in programma di creare una propria criptovaluta in futuro.

Russia

La legittimità del bitcoin in Russia è fortemente contestata. Il Ministero delle Finanze russo spera di approvare una legge per vietare il bitcoin entro quest’anno.

Cina

Tutte le banche e altri istituti finanziari cinesi di fatto vietano ogni tipo di transazione in bitcoin. I singoli individui, tuttavia, sono liberi di trattare questa moneta tra di loro. Ad ogni modo, la cultura del Bitcoin è fiorente in Cina e oggi continua ad essere uno dei più grandi mercati di criptovalute al mondo.